VI Secolo a.C. - Felsina Etrusca: Alla Scoperta delle Antiche Radici di Bologna

Le Radici Etrusche di Bologna

Contrariamente alla credenza popolare che gli etruschi venissero dall'Oriente, studi recenti dimostrano che questa antica civiltà fu il risultato dell'evoluzione della civiltà autoctona degli antichi villanoviani. Gli etruschi entrarono in contatto con influenze innovative provenienti dalla Grecia, dall'Europa Centrale e dall'Oriente tramite il porto di Spina, situato sul Mar Adriatico. Questo contatto con culture diverse contribuì alla formazione di una società unica e complessa che ebbe un'influenza significativa su Bologna.

Felsina Etrusca: Il Sorgere di una Città

Felsina, il nome etrusco per Bologna, era situata in una posizione strategica per i commerci tra l'Etruria tirrenica e l'Etruria circumpadana. La città ebbe origine intorno al V secolo a.C., tra il corso dei torrenti Aposa e Ravone, sulle colline dell'Osservanza. In questo periodo, Felsina divenne la capitale del nord del mondo etrusco.

Felsina rappresentò il primo centro urbano di aggregazione demografica, sostituendo un'organizzazione precedente basata su piccoli nuclei abitativi sparsi nel territorio. Contemporaneamente, sulla collina dell'attuale Verucchio, in Romagna, sorse un altro importante insediamento, strategicamente collegato al mare grazie a un approdo situato a circa 15 km di distanza, nei pressi di quella che sarebbe diventata la colonia romana di Rimini.

Mentre Verucchio mostrava una chiara proiezione verso il mar Adriatico, Bologna si sviluppò grazie a opere di canalizzazione e bonifica, sfruttando al meglio le risorse agricole del territorio. Questo processo di espansione portò la città a estendersi a nord fino al Po, a sud verso le medie valli appenniniche, a ovest nei territori del Reggiano lungo la valle dell'Enza e a est in direzione della futura Spina, senza però raggiungerla in questa fase storica.

La crescente prosperità economica di Bologna favorì la concentrazione del potere nelle mani di individui o gruppi dominanti, che contribuirono al suo ruolo di intermediario tra l'Etruria tirrenica e l'Italia settentrionale. Questo permise la diffusione verso il nord della penisola di manufatti artigianali etruschi, come oggetti in bronzo, vino ed essenze, e incentivò gli scambi commerciali con il Mediterraneo orientale. Questi contatti determinarono un significativo sviluppo culturale della città, creando le condizioni per l'acquisizione e la diffusione precoce della scrittura etrusca già agli inizi del VII secolo a.C.

Un'evidente testimonianza dell'apertura di Bologna a nuove influenze culturali è rappresentata dalla presenza nelle necropoli locali di stele con motivi decorativi di origine orientale, note come "protofelsinee". Questi monumenti funerari, probabilmente realizzati da artigiani provenienti dal Vicino Oriente, forse dalla Siria, dimostrano l'attrattiva economica esercitata dalla città sulle aristocrazie emergenti della regione.

Gran parte delle informazioni su questa misteriosa civiltà etrusca ci proviene dai reperti funerari. Gli etruschi credevano fermamente nell'aldilà e la loro cultura era intrisa di rituali funebri complessi. Gli oggetti ritrovati nelle tombe, i segni dei riti funebri e le scene illustrate su vasi e manufatti rivelano in modo vivido la vita quotidiana e le credenze degli etruschi.

La Donna Etrusca: Un Ruolo di Primissimo Piano

Nella civiltà etrusca, le donne avevano un ruolo di grande importanza, almeno paritario a quello degli uomini negli strati sociali più elevati. Le donne potevano dare il proprio nome ai figli, o affiancarlo a quello paterno, e persino conferire il titolo nobiliare al marito. Eranodonne indipendenti, mantenendo il proprio cognome anche dopo il matrimonio, e avevano la libertà di muoversi e viaggiare autonomamente. Questo ruolo di parità si rifletteva anche nel modo in cui partecipavano ai banchetti, non limitandosi a un ruolo di cameriere, ma sedendo insieme ai loro mariti e intrattenendo gli amici di famiglia.

Il Rituale Funerario Etrusco: La Vita Continua nell'aldilà

Gli etruschi credevano fermamente nell'aldilà, e questa convinzione influenzò profondamente il loro rituale funerario. A differenza delle popolazioni precedenti, che bruciavano i cadaveri, gli etruschi preferivano seppellire i loro defunti con oggetti personali, a testimonianza della loro fiducia nella vita eterna o nella resurrezione dei corpi. Questo rito di sepoltura ci fornisce oggi preziose informazioni sulla vita e la cultura etrusca.

Il Nome Felsina: Tra Miti e Leggende

L'origine del nome Felsina è avvolta da due leggende che condividono un nucleo comune. La prima leggenda narra di un uomo di nome Felsino, figlio di Ocno, che fu esiliato da Perugia insieme ai suoi seguaci da suo fratello Auleste, principe della città. Si narra che Felsino abbia fondato Bologna e successivamente Mantova. La seconda leggenda, invece, sostiene che il nome Felsina derivi da una fanciulla di nome Felsina, figlia di Fero e Aposa, destinata a una tragica fine, annegando nel torrente che ancora oggi porta il suo nome. In entrambi i racconti, Felsina ha dato il suo nome alla città che stava fondando.

Il Ruolo delle Donne Etrusche: Potere ed Eleganza

Nella società etrusca, le donne avevano un ruolo di grande rilevanza, paritario a quello degli uomini nelle classi sociali più elevate. Potevano dare il proprio nome ai figli, accanto o in aggiunta a quello del padre, e conferire titoli nobiliari ai loro mariti. Le donne etrusche erano indipendenti e mantenevano il proprio cognome anche dopo il matrimonio. Avevano il diritto di muoversi e viaggiare autonomamente, come dimostrato dalla scoperta di una coppia di morso di cavallo nel corredo funebre di una donna etrusca di Bologna. Erano considerate belle, potenti ed eleganti, tanto che i latini usavano l'espressione "vestire all'etrusca" per indicare chi aveva uno stile raffinato. Le donne etrusche erano note anche per la loro indipendenza economica e il loro accesso ai ruoli di potere.

La Cultura Etrusca a Bologna: Tombe e Scavi

Gran parte delle conoscenze sulla cultura etrusca a Bologna proviene dalle numerose tombe e dagli scavi archeologici condotti nella città e nei dintorni. Le tombe sotterranee ritrovate nei Giardini Margherita, nella Certosa e a Marzabotto forniscono preziose informazioni sulla vita di questi proto-bolognesi. Mentre le popolazioni precedenti optavano per la cremazione dei defunti, per gli Etruschi era indifferente seppellirli con il corredo personale, evidenziando la loro fede in un aldilà o nella resurrezione del corpo.

Il Museo Civico Archeologico di Bologna ospita una vasta collezione di reperti provenienti dalle tombe della Certosa, testimonianza di questa antica civiltà. Gli scavi condotti nel XIX secolo portarono alla luce oltre quattrocento tombe, mentre altri ritrovamenti avvennero durante i lavori di sistemazione dei Giardini Margherita.

Conclusioni: La Felsina Etrusca e il Suo Ricco Passato

La Bologna etrusca, o Felsina, rappresenta una parte fondamentale della storia e dell'eredità di questa città. La cultura etrusca ha lasciato un'impronta indelebile sulla società bolognese, e le tracce di questa civiltà millenaria continuano a emergere attraverso gli scavi archeologici e le testimonianze culturali.

Mentre esploriamo il passato etrusco di Bologna, continuiamo a imparare e ad apprezzare le influenze e le tradizioni che hanno plasmato questa straordinaria città nel corso dei secoli. La storia di Felsina è un tesoro che continua a rivelare nuovi segreti, offrendoci un affascinante viaggio nel tempo.