21 Febbraio 1945: La Conquista di Monte Castello e il Ruolo del Brasile nella Seconda Guerra Mondiale

Il Fronte Italiano nel 1945: una guerra ancora da vincere

Nel febbraio del 1945, mentre il conflitto mondiale si avvicinava alla fine in Europa, il fronte italiano era ancora teatro di durissimi scontri. La Linea Gotica, la difesa tedesca lungo l’Appennino settentrionale, rappresentava l’ultimo grande ostacolo prima della Pianura Padana.

Le truppe alleate, guidate dagli Stati Uniti e dal Regno Unito, si trovavano di fronte a una resistenza feroce da parte della Wehrmacht, che sfruttava il territorio montuoso per rallentare l’avanzata. In questo contesto si inserisce l’operazione della Força Expedicionária Brasileira (FEB), il contingente brasiliano impegnato in Italia.

Il Brasile nella Seconda Guerra Mondiale: l'unico esercito sudamericano al fronte

Il Brasile fu l’unico paese sudamericano a partecipare attivamente alla Seconda Guerra Mondiale con truppe di terra. Dopo l’affondamento di diverse navi mercantili brasiliane da parte dei sottomarini tedeschi e italiani nel 1942, il governo di Getúlio Vargas dichiarò guerra alle Potenze dell’Asse.

Nel 1944, il Brasile inviò in Italia la Força Expedicionária Brasileira (FEB), composta da circa 25.000 uomini, affiancati da una piccola unità aerea, il 1º Gruppo da Caccia. La FEB operò sempre sotto il comando della V Armata americana, partecipando agli scontri sull’Appennino Tosco-Emiliano.

Monte Castello: una battaglia decisiva

Monte Castello, situato nei pressi di Gaggio Montano, era un punto strategico per sfondare le difese tedesche e aprire la strada verso Bologna. La sua posizione elevata permetteva ai tedeschi di dominare il campo di battaglia, rendendo difficile qualsiasi attacco alleato.

La FEB tentò per quattro volte di conquistare la vetta tra novembre e dicembre 1944, ma incontrò una resistenza impenetrabile da parte della 232ª Divisione tedesca, supportata da fortificazioni e artiglieria pesante. Solo al quinto tentativo, il 21 febbraio 1945, dopo un intenso bombardamento e un attacco coordinato con le truppe americane impegnate su Monte della Torraccia, i brasiliani riuscirono finalmente a prendere Monte Castello.

Altri successi della FEB in Italia

Dopo Monte Castello, la FEB continuò la sua avanzata:

  • Liberazione di Montese (Modena) → Ad aprile 1945, le truppe brasiliane conquistarono questa città in una delle battaglie più difficili dell’intera campagna italiana.
  • Cattura della 148ª Divisione tedesca → Tra Collecchio e Fornovo (Parma), i brasiliani accerchiarono e costrinsero alla resa oltre 14.000 soldati tedeschi e italiani, un risultato determinante nel collasso finale delle forze nazifasciste in Italia.

L’eredità della FEB e il ricordo della battaglia

La partecipazione brasiliana alla Seconda Guerra Mondiale fu un momento storico e identitario per il Paese, contribuendo a rafforzare il ruolo del Brasile nel panorama geopolitico postbellico.

Ancora oggi, Monte Castello e Montese ricordano il sacrificio dei soldati brasiliani con monumenti e cerimonie commemorative. In Brasile, il 21 febbraio è una data simbolica per la FEB, che viene onorata per il coraggio dimostrato in una delle battaglie più difficili del fronte italiano.

Conclusione

La conquista di Monte Castello fu un momento cruciale per la campagna d’Italia e dimostrò il valore della FEB, che, nonostante le difficoltà, riuscì a spezzare la resistenza tedesca. Il sacrificio dei soldati brasiliani rimane ancora oggi un esempio di determinazione e coraggio, rafforzando il legame tra Italia e Brasile nel ricordo di un fronte di guerra lontano, ma fondamentale per la libertà dell’Europa.