La Rivoluzione Tradita: Zamboni, De Rolandis e il Sogno di Libertà del 1794
Un'Italia sotto il giogo papale
Alla fine del XVIII secolo, l’Italia era un mosaico di stati, con Bologna sotto il dominio dello Stato Pontificio. La città, pur vantando una delle università più antiche d’Europa, soffriva sotto un potere oppressivo e arretrato. Mentre la Rivoluzione Francese scuoteva l’Europa, idee di libertà e autodeterminazione iniziarono a diffondersi anche nella penisola italiana.
Nel 1794, due giovani bolognesi, Luigi Zamboni e Giovanni Battista De Rolandis, decisero di sfidare il potere temporale della Chiesa, ispirandosi ai principi della Rivoluzione Francese.
Chi erano Zamboni e De Rolandis?
- Luigi Zamboni (1772-1795) era un ex studente dell’Università di Bologna, figlio di una famiglia benestante. Aveva studiato a Torino, dove si era avvicinato agli ideali illuministi e rivoluzionari.
- Giovanni Battista De Rolandis (1774-1796) era un giovane astigiano, figlio di un medico, con idee politiche affini a quelle di Zamboni.
I due, sostenuti da un piccolo gruppo di simpatizzanti, progettarono una rivolta armata per liberare Bologna dal dominio papale e instaurare una repubblica.
Il piano rivoluzionario e il fallimento
La data stabilita per l’insurrezione era il 13 novembre 1794. L’idea era di scatenare una sommossa popolare e sfruttare il malcontento contro il governo pontificio. Tuttavia, il piano si rivelò un fallimento fin dall’inizio:
- Alla chiamata alla rivolta risposero solo cinque persone.
- Le forze papaline scoprirono rapidamente la cospirazione.
La debolezza del movimento e la scarsa partecipazione resero impossibile la riuscita del colpo di mano.
L’arresto e la repressione
Le autorità papaline agirono con feroce rapidità. Zamboni e De Rolandis furono arrestati, interrogati e sottoposti a un processo sommario. Le condizioni di prigionia furono estremamente dure.
- Luigi Zamboni, forse per la disperazione o per sfuggire alla tortura, si tolse la vita impiccandosi nella cella nel 1795. Alcuni storici sospettano che sia stato in realtà assassinato.
- Giovanni Battista De Rolandis fu giustiziato pubblicamente il 23 aprile 1796: impiccato nella Montagnola, divenne un martire della causa rivoluzionaria.
Un’eredità cancellata, ma non dimenticata
Dopo la caduta del governo pontificio e l’arrivo delle truppe francesi nel 1796, i rivoluzionari bolognesi cercarono di riabilitare la memoria di Zamboni e De Rolandis. Tuttavia, quando gli Austriaci riconquistarono Bologna nel 1799, le loro ceneri furono disperse per cancellare ogni traccia della rivolta.
Nonostante ciò, il loro sacrificio influenzò il movimento risorgimentale, alimentando il crescente sentimento anticlericale e indipendentista.
Il primo tricolore italiano?
Si dice che Zamboni e De Rolandis abbiano ispirato la bandiera italiana. Il loro stendardo era bianco, rosso e verde, colori che furono poi adottati dalla Repubblica Cispadana nel 1797 e successivamente dal Tricolore italiano.
Conclusione: precursori del Risorgimento
Sebbene il loro tentativo sia fallito, Zamboni e De Rolandis furono tra i primi martiri della libertà italiana. La loro vicenda dimostra che anche i sogni spezzati possono lasciare un segno nella storia, influenzando le generazioni future e contribuendo alla lunga marcia verso l’unità d’Italia.