Il Contesto Storico: Bologna e il Sogno di una Grande Basilica

Alla fine del XIV secolo, Bologna era una delle città più ricche e influenti dell'Italia settentrionale. Il suo Studium, la più antica università del mondo occidentale, attirava studenti da tutta Europa, e il suo ruolo commerciale la rendeva un centro nevralgico della Pianura Padana. Tuttavia, la città viveva un periodo di grande instabilità politica: oscillava tra l’autonomia comunale e il dominio pontificio, con continue lotte tra fazioni locali.

In questo contesto di ambizione e incertezza, nacque l'idea di costruire una grande basilica che fosse espressione della forza e della grandezza di Bologna. Il progetto era una sfida diretta a Roma, in particolare alla Basilica di San Pietro, e intendeva affermare il prestigio della città emiliana. La costruzione venne approvata dal Consiglio dei Seicento, l’assemblea cittadina, e il 8 maggio 1390 venne posta solennemente la prima pietra della Basilica di San Petronio, sotto la direzione dell'architetto Antonio di Vincenzo.


La Costruzione: Un’Opera Monumentale in Stile Gotico

Il progetto iniziale prevedeva una chiesa dalle dimensioni colossali, con una lunghezza di oltre 224 metri e una capienza tale da superare San Pietro in Vaticano. Il modello architettonico si ispirava alle grandi cattedrali gotiche francesi, con archi acuti, volte a crociera e un’imponente facciata decorata.

La costruzione avanzò rapidamente nei primi anni: furono eretti il transetto e le prime campate della navata centrale, e nel XV secolo si iniziò la decorazione delle porte. Uno dei capolavori più celebri di questa fase fu la Porta Magna, scolpita da Jacopo della Quercia tra il 1425 e il 1438, un’opera che segna il passaggio tra il gotico e il Rinascimento.

Tuttavia, le difficoltà non tardarono ad arrivare: guerre, crisi economiche e pestilenze rallentarono i lavori. Nel 1514, il grande Andrea Palladio propose un ampliamento della chiesa, ma il progetto non venne mai realizzato.


Un'Incompiuta per Scelta: La Basilica e l’Intervento del Papato

Il destino della Basilica di San Petronio cambiò radicalmente nel XVI secolo. Mentre Bologna era passata definitivamente sotto il controllo della Chiesa nel 1506, il Papa temeva che il completamento della basilica potesse mettere in ombra San Pietro a Roma.

Per evitare che San Petronio diventasse la chiesa più grande del mondo cristiano, Papa Pio IV ordinò la costruzione dell'Archiginnasio, la nuova sede dell'Università, proprio accanto alla basilica. Questo intervento bloccò definitivamente la possibilità di costruire il transetto e l’abside come previsto nel progetto originale.

La facciata, rimasta incompleta, fu oggetto di numerosi tentativi di completamento, ma nessuno riuscì mai a definire un piano definitivo. Ancora oggi, la parte inferiore è rivestita in marmo, mentre la parte superiore resta in mattoni grezzi, simbolo della sua incompiutezza.


Il Significato della Basilica di San Petronio

Nonostante la sua incompiutezza, la Basilica di San Petronio rimane una delle più grandi chiese del mondo e il cuore spirituale di Bologna. Con una lunghezza di 132 metri e una larghezza di 60 metri, domina Piazza Maggiore e rappresenta uno degli esempi più imponenti di architettura gotica italiana.

Il suo valore va oltre l’aspetto religioso:

  • È un simbolo dell’identità civica di Bologna, costruita dal popolo e non dal clero.
  • Ha ospitato eventi storici di rilievo, tra cui l’incoronazione di Carlo V d’Asburgo nel 1530.
  • Conserva opere d’arte straordinarie, come gli affreschi di Giovanni da Modena e il meridiano astronomico di Gian Domenico Cassini (1655).

Oggi, San Petronio è un luogo di culto e di cultura, testimone di secoli di storia e ambizione. La sua facciata incompiuta non è un segno di debolezza, ma il simbolo di un sogno grandioso che ha resistito nei secoli.