476 d.C. – Bologna alla fine dell’Impero Romano: l’arrivo di Odoacre
Il 476 d.C. è comunemente considerato l’anno simbolico della caduta dell’Impero Romano d’Occidente. In realtà, non si trattò di un crollo improvviso, ma del culmine di un lento declino durato decenni, fatto di crisi politiche, economiche e invasioni barbariche.
A sancire questo passaggio epocale fu Odoacre, un comandante di origine germanica che, con un colpo di mano politico e militare, depose Romolo Augustolo, l’ultimo imperatore romano d’Occidente. Con quel gesto, non proclamò un nuovo impero barbarico, ma si autodefinì “rex Italiae”, re d’Italia, chiedendo formalmente riconoscimento all’Imperatore d’Oriente, Zenone, mantenendo in apparenza l’unità formale dell’impero.
?️ Chi era Odoacre?
Odoacre apparteneva alla tribù degli Sciri, ma aveva servito a lungo nell’esercito romano come comandante delle truppe germaniche federate, gli auxilia, che affiancavano le legioni regolari.
Nel 476, sostenuto dalle sue truppe e dai foederati, prese il potere a Ravenna – allora capitale imperiale – senza autoproclamarsi imperatore, ma instaurando di fatto un nuovo ordine politico.
⚔️ La conquista di Bologna
Nel contesto del suo avanzamento nella penisola, Odoacre prese anche il controllo di Bologna, che era ancora un centro urbano importante, benché già in declino rispetto al periodo imperiale.
La conquista avvenne senza resistenze significative, dato che gran parte delle città italiche del tempo erano esauste da decenni di instabilità e razzie. Bologna fu integrata nel nuovo regno e mantenne il suo ruolo di snodo commerciale e militare.
? Bologna nel regno di Odoacre
Durante il regno di Odoacre, Bologna conservò parte della sua struttura amministrativa romana. L’apparato burocratico imperiale non fu smantellato: funzionari, magistrature e leggi romane continuarono a essere applicate, anche se il potere effettivo era nelle mani dei capi militari germanici.
La città, situata in un punto strategico della via Emilia, continuava a essere attraversata da traffici commerciali e da contingenti militari. Era probabilmente sede di un presidio stabile, funzionale al controllo del territorio circostante.
⚖️ Un regno tra continuità e trasformazione
Il regno di Odoacre durò circa 13 anni, non 7 come spesso riportato, dal 476 al 493 d.C.. Fu un periodo di relativa stabilità, soprattutto se confrontato con le precedenti decadi di crisi.
Odoacre cercò di mantenere un equilibrio tra popolazioni romanizzate e classi dirigenti germaniche. Tuttavia, il suo crescente potere suscitò preoccupazioni a Costantinopoli.
? La fine del regno: l’arrivo degli Ostrogoti
Nel 488 d.C., l’Imperatore d’Oriente Zenone incaricò Teodorico il Grande, re degli Ostrogoti, di conquistare l’Italia e deporre Odoacre. Dopo una lunga guerra, culminata con l’ingresso a Ravenna nel 493, Odoacre fu assassinato e il potere passò a Teodorico.
Anche sotto il nuovo regno ostrogoto, Bologna mantenne la sua importanza regionale, pur trasformandosi progressivamente in una città di second’ordine rispetto ai grandi centri amministrativi.
Conclusione
L’arrivo di Odoacre a Bologna segnò la fine simbolica dell’età romana e l’inizio dell’età altomedievale.
La città, che aveva prosperato sotto Roma, visse una fase di transizione tra mondo classico e mondo barbarico, senza un brusco strappo, ma attraverso una lenta trasformazione politica e culturale.
Le strutture romane rimasero a lungo visibili, anche se progressivamente assorbite da un nuovo ordine sociale e militare.
La figura di Odoacre, oggi poco ricordata, rappresenta uno dei primi tasselli del mosaico medievale europeo, e Bologna fu parte attiva di quella svolta epocale.