727 d.C. – Bologna passa ai Longobardi: una svolta nel cuore dell’Italia medievale
L’anno 727 d.C. segna un momento decisivo nella storia di Bologna: la città, fino ad allora parte dell’Esarcato bizantino d’Italia, fu conquistata dai Longobardi guidati dal re Liutprando, entrando a far parte del loro regno per quasi mezzo secolo.
? Il contesto storico: tra Bizantini e Longobardi
Nel VII e VIII secolo, l’Italia era divisa tra due grandi poteri:
- a nord e in parte del centro il Regno longobardo, con capitale Pavia;
- a est e nel centro-sud l’Esarcato bizantino, governato dall’esarca di Ravenna, rappresentante dell’Impero Romano d’Oriente.
Bologna, insieme alla Romagna, era ancora formalmente sotto dominio bizantino, ma rappresentava un territorio conteso e vulnerabile, strategico per le comunicazioni lungo la Via Emilia.
Nel 726-727, un evento accese ulteriormente le tensioni: l’editto iconoclasta dell’imperatore bizantino Leone III, che ordinava la distruzione delle immagini sacre, provocò una sollevazione in molte province occidentali. I Longobardi colsero l’occasione per espandersi approfittando dell’instabilità bizantina.
⚔️ La conquista longobarda di Bologna
Re Liutprando, figura carismatica e politicamente abile, avviò una campagna militare per rafforzare il controllo longobardo sull’Italia centro-settentrionale. In questo contesto, Bologna fu occupata dai Longobardi nel 727, probabilmente senza un lungo assedio, ma attraverso una presa militare rapida favorita dalla crisi dell’apparato bizantino.
? Le trasformazioni sotto i Longobardi
Con l’occupazione, Bologna divenne parte del Regno longobardo, integrandosi gradualmente nei nuovi assetti amministrativi e religiosi.
Furono introdotte le leggi longobarde (Editto di Rotari), e la città vide una parziale riorganizzazione urbana e religiosa, con la costruzione di nuove chiese e l’adozione di forme miste di cultura romano-longobarda.
Sebbene manchino testimonianze architettoniche dirette, fonti archeologiche indicano una continuità abitativa ridotta, centrata nei pressi dell’antico centro romano e delle basiliche cristiane.
? La fine del dominio longobardo
Nel 774 d.C., l’equilibrio fu spezzato da una nuova grande forza: i Franchi di Carlo Magno, che intervennero in Italia su richiesta del papa contro i Longobardi.
Dopo la conquista di Pavia, capitale longobarda, il regno fu annesso all’Impero carolingio, e Bologna passò sotto controllo franco.
Tuttavia, la città non divenne subito un libero comune: per oltre due secoli rimase parte della struttura imperiale carolingia prima, e ottoniana poi, finché nel secolo XI iniziò il processo che porterà alla nascita del comune autonomo medievale.
Conclusione
La conquista longobarda del 727 fu per Bologna un passaggio di frontiera culturale e politica, segnando la fine della presenza bizantina e l’inizio di una nuova fase storica.
In un’Italia frammentata tra poteri in conflitto, Bologna visse un periodo di trasformazioni profonde, tra eredità romane, nuove strutture longobarde e l’inizio della lenta evoluzione verso la città comunale medievale.