875 d.C. – Bononia e la crisi dell’Impero: tra Papato e potere carolingio

L’anno 875 d.C. rappresenta uno snodo cruciale nella storia politica dell’Europa e dell’Italia. Con la morte dell’imperatore Ludovico II, si aprì una delicata fase di transizione che vide il Papato protagonista nella scelta del successore al trono imperiale. In questo scenario, anche Bononia (l’odierna Bologna), centro ecclesiastico e strategico del nord Italia, giocò un ruolo significativo, riflettendo le tensioni tra potere laico e autorità religiosa.

⚔️ La morte di Ludovico II e la crisi della successione

Ludovico II, imperatore del Sacro Romano Impero e re d’Italia dal 855, morì il 12 agosto 875 a Brescia, probabilmente per un attacco di malaria. Non lasciò eredi maschi diretti, aprendo così un vuoto di potere che avrebbe segnato l’inizio del declino dell’unità carolingia in Italia.

Il Papato, desideroso di mantenere un ruolo centrale nel conferimento dell’autorità imperiale, si affrettò a sostenere la candidatura di Carlo il Calvo, re dei Franchi occidentali e nipote di Ludovico il Pio.

? Il ruolo del Papato: Giovanni VIII e l’alleanza con Carlo

Papa Giovanni VIII, uno dei pontefici più attivi del IX secolo, appoggiò fermamente Carlo il Calvo, vedendolo come baluardo contro le minacce che incombevano sull’Italia: i resti della pressione longobarda, l’anarchia locale e soprattutto l’avanzata saracena nell’Italia meridionale.

Nel dicembre dello stesso anno, Carlo il Calvo fu incoronato imperatore a Roma, consolidando l’autorità papale come potere legittimante dell’Impero.

? Bononia tra impero e Chiesa

In questo contesto, Bononia, città di antiche origini romane e sede episcopale consolidata, mostrò una marcata vicinanza alle posizioni papali, in particolare attraverso il suo vescovo e la rete monastica presente sul territorio.

Pur non essendo una “città libera” in senso pieno (concetto che emergerà solo nei secoli successivi), Bologna godeva di una certa autonomia locale, favorita da legami con il potere ecclesiastico e da una crescente influenza dei ceti religiosi sulla gestione del territorio.

⚖️ Le conseguenze della vittoria di Carlo il Calvo

L’elezione imperiale di Carlo il Calvo rappresentò una vittoria politica del Papato, ma non riuscì a fermare la frammentazione del potere in Italia.
Dopo la morte di Carlo nel 877, si aprì una nuova fase di conflitti tra i successori, preludio all’anarchia feudale e al progressivo indebolimento dell’autorità imperiale nei territori italiani.

Per Bononia, questa fase segnò un rafforzamento del potere ecclesiastico, che avrebbe costituito il nucleo di quella rinnovata identità cittadina che, nei secoli successivi, porterà alla nascita del Comune medievale.


Conclusione

L’anno 875 d.C. segna il passaggio dall’unità carolingia alla frammentazione politica dell’Italia medievale.
L’adesione simbolica di Bologna alla causa papale testimonia come le città italiane cominciassero a maturare una coscienza politica propria, sempre più intrecciata con le dinamiche tra potere imperiale e autorità religiosa.
Da questi eventi nasceranno nuove forme di autonomia locale, che faranno di Bologna uno dei protagonisti del Medioevo italiano.