Girolamo Lucchini, alias Girolamo Ridolfi, fu un abile artigiano e falsario del XVIII secolo passato alla storia come il “ladro gentiluomo” di Bologna. Originario del nord Italia e spinto dalla necessità economica, si distinse per ingegno e raffinatezza nei suoi colpi, culminando nel celebre furto al Monte di Pietà nel 1789. Operò con l’aiuto della complice e amante Berenice Seracci, il cui tradimento portò alla sua cattura. La sua esecuzione pubblica sancì la fine dell’uomo, ma non del mito: la figura di Lucchini fu celebrata in busti, opere teatrali e racconti popolari, diventando simbolo di sfida all’autorità e di romanticismo criminale nell'immaginario collettivo bolognese.
I Portici di Bologna, riconosciuti Patrimonio Mondiale UNESCO dal 2021, sono il simbolo distintivo della città, con oltre 62 chilometri di arcate che fungono da "salotti a cielo aperto" e rifugio. Nati spontaneamente intorno al 1041 per esigenze abitative legate alla crescita demografica e all'Università, divennero obbligatori con gli Statuti Comunali del 1288, che ne imposero la costruzione e la manutenzione privata per uso pubblico. Inizialmente in legno, furono poi convertiti in muratura per sicurezza.
Tra i più noti, il Portico di San Luca è il più lungo del mondo (quasi 4 km), mentre quello di Santa Maria dei Servi è il più largo. Esempi come Casa Isolani testimoniano le antiche strutture lignee. I portici hanno plasmato l'identità urbana di Bologna, distinguendola per la sua unica fusione di spazio privato e beneficio collettivo, e hanno offerto riparo anche durante la Seconda Guerra Mondiale.
La storia della prostituzione a Bologna, un fenomeno che ha oscillato tra la condanna morale e un'ipocrita tolleranza, profondamente legato alla prosperità economica e alla presenza dell'Università. Dal confinamento in quartieri specifici e le umilianti punizioni del Medioevo al rigido controllo medico del XIX secolo, il mestiere più antico del mondo ha plasmato l'urbanistica e la vita sociale della città, fino alla sua definitiva trasformazione in clandestinità con l'entrata in vigore della Legge Merlin del 1958.
La storia di Bologna è segnata dall’alternarsi di oppressione e ribellione. Figure come il Cardinale del Diavolo e il Papa Guerriero sono l’esempio di come il potere ecclesiastico abbia spesso assunto forme più simili a quelle di condottieri e tiranni che a guide spirituali. Ma la città, fiera della sua indipendenza, ha sempre saputo rialzarsi, cancellando uno a uno i simboli del dominio pontificio.
Nel 1161 i Templari si insediarono a Bologna, rendendola una delle loro sedi più importanti in Italia. Accumulando ricchezze e proprietà, influenzarono profondamente la vita religiosa ed economica cittadina. Durante la soppressione dell’Ordine, Pietro da Bologna ne difese l’onore a Parigi, mentre l’Arcivescovo Rinaldo da Concorezzo ne impedì la tortura in città. Le chiese templari furono poi demolite o trasformate, alimentando leggende su tesori nascosti che plasmarono il paesaggio urbano bolognese.
Bologna è detta la "città delle torri" per l’alta concentrazione di edifici medievali svettanti, costruiti tra l’XI e il XIII secolo da famiglie nobili sia per difesa che per prestigio. Nel Medioevo si contavano tra 80 e 100 torri, sebbene alcune stime più antiche ne indicassero fino a 180. Molte sono andate perdute per crolli, demolizioni o inglobamenti in edifici moderni, ma oggi ne restano 26, tra cui le celebri Torre degli Asinelli e Garisenda. Tracce del passato si trovano anche nei torresotti, torri integrate nelle mura difensive, quattro delle quali ancora visibili.
Il Complesso di Santo Stefano, noto come le "Sette Chiese", sorge su un antico tempio dedicato a Iside e fu trasformato nel V secolo da San Petronio in una replica simbolica dei luoghi santi di Gerusalemme. Il sito ha subito secoli di trasformazioni, integrazioni e restauri, divenendo un centro religioso, politico e identitario per Bologna. Tra sincretismi pagano-cristiani, simbolismi numerici e leggende popolari, il complesso conserva tuttora un’aura di mistero e spiritualità.
La nascita di Bologna è un evento che si perde tra mito e realtà, avvolto da un alone di leggenda e da un intreccio di narrazioni che mescolano tradizione orale e documentazione storica. Sebbene le origini della città non siano del tutto certe, il suo sviluppo è legato a popoli antichi che hanno lasciato un segno indelebile nella sua evoluzione.
In collaborazione con Bologna Welcome e Destinazione Turistica Bologna Metropolitana, il video esplora le meraviglie storiche e culturali di Bologna, mettendo in luce in particolare le sue famose torri e le attrazioni turistiche. Il video introduce il tema delle torri di Bologna, simbolo distintivo della città, che nel Medioevo raggiungevano il numero di circa 180. La narrazione parte dalla Torre degli Asinelli, la più alta e famosa, costruita intorno al 1200 come simbolo di potenza delle famiglie nobili bolognesi.
Con Alberto Angela andiamo alla scoperta di Bologna, città sull'acqua. Un viaggio nel capoluogo emiliano che, grazie ad un sapiente sfruttamento di questa preziosa risorsa, poco presente sul territorio, è riuscita ad essere per 3 secoli una delle più importanti città d'Europa e sede della prima università.
La famiglia Gozzadini è una delle più antiche e importanti famiglie nobili di Bologna. La sua storia risale all'XI secolo, e da allora la famiglia ha avuto un ruolo di primo piano nella vita politica, economica e culturale della città.
La famiglia Malvezzi è stata una delle famiglie più importanti di Bologna, in Italia, dal XIII al XVIII secolo. La famiglia ha ricoperto un ruolo importante nella storia della città, sia in ambito economico che politico.
La famiglia Pepoli è stata una delle famiglie più importanti di Bologna, in Italia, dal XIII al XVI secolo. La famiglia ha ricoperto un ruolo importante nella storia della città, sia in ambito politico che culturale.
Nel cuore di Bologna, terra di storia e di talento, nacque nel 1415 un uomo destinato a diventare uno dei più grandi architetti e ingegneri del suo tempo. Quest'uomo si chiamava Aristotile Fioravanti, un genio delle costruzioni il cui ingegno fu tanto vasto da sfidare ogni definizione.
Nel vasto panorama della storia della musica, pochi nomi risplendono con la stessa brillantezza di Wolfgang Amadeus Mozart. Il celebre compositore austriaco, nato nel 1756, ha lasciato un'impronta indelebile nella storia della musica classica europea. Ma quanto sappiamo del rapporto tra Mozart e la città turrita di Bologna? In questo articolo, esploreremo la vita e il lavoro di Mozart, nonché la sua connessione con la città di Bologna.
Nel vasto panorama dell'arte italiana, pochi nomi brillano con la stessa intensità di Giotto di Bondone. Il celebre pittore e architetto italiano del XIII secolo ha lasciato un'eredità duratura nella storia dell'arte europea. Ma quanto sappiamo del rapporto tra Giotto e la città di Bologna? Quali opere dell'artista sono ancora presenti in questa città ricca di storia?
Nella vivace primavera del 1878, una straordinaria e coraggiosa impresa stava catturando l'immaginazione dei cittadini di Bologna: la scalata della Torre Asinelli, un'imponente struttura alta quasi cento metri. Questo insolito spettacolo ebbe inizio grazie al giovane lanternaio Luciano Monari, determinato a conquistare la fama.
Nel 1965, un contadino di Gorgognano, una frazione del comune di Pianoro, in provincia di Bologna, stava lavorando in un campo quando trovò i resti fossili di una balena, risalente al Pliocene, tra i 2 e i 5 milioni di anni fa.